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PROGRAMMA APRILE 2025

PROGRAMMA: Aprile 2025

 

Cari fratelli e sorelle!

Due grandi segni caratterizzano la celebrazione liturgica della Veglia Pasquale. C’è innanzitutto il fuoco che diventa luce. La luce del cero pasquale, che nella processione attraverso la chiesa avvolta nel buio della notte diventa un’onda di luci, ci parla di Cristo quale vera stella del mattino, che non tramonta in eterno – del Risorto nel quale la luce ha vinto le tenebre. Il secondo segno è l’acqua. Essa richiama, da una parte, le acque del Mar Rosso, lo sprofondamento e la morte, il mistero della Croce. Poi però ci si presenta come acqua sorgiva, come elemento che dà vita nella siccità. Diventa così l’immagine del Sacramento del Battesimo, che ci rende partecipi della morte e risurrezione di Gesù Cristo.

Della liturgia della Veglia Pasquale, tuttavia, fanno parte non soltanto i grandi segni della creazione, luce e acqua. Caratteristica del tutto essenziale della Veglia è anche il fatto che essa ci conduce ad un ampio incontro con la parola della Sacra Scrittura. Prima della riforma liturgica c’erano dodici letture veterotestamentarie e due neotestamentarie. Quelle del Nuovo Testamento sono rimaste. Il numero delle letture dell’Antico Testamento è stato fissato a sette, ma può, a seconda delle situazioni locali, essere ridotto anche a tre letture. La Chiesa vuole condurci, attraverso una grande visione panoramica, lungo la via della storia della salvezza, dalla creazione attraverso l’elezione e la liberazione di Israele fino alle testimonianze profetiche, con le quali tutta questa storia si dirige sempre più chiaramente verso Gesù Cristo. Nella tradizione liturgica tutte queste letture venivano chiamate profezie. Anche quando non sono direttamente preannunci di avvenimenti futuri, esse hanno un carattere profetico, ci mostrano l’intimo fondamento e l’orientamento della storia. Esse fanno in modo che la creazione e la storia diventino trasparenti all’essenziale. Così ci prendono per mano e ci conducono verso Cristo, ci mostrano la vera Luce. ……..

A Pasqua e dall’esperienza pasquale dei cristiani, però, dobbiamo ora fare ancora un ulteriore passo. Il Sabato è il settimo giorno della settimana. Dopo sei giorni, in cui l’uomo partecipa, in un certo senso, al lavoro della creazione di Dio, il Sabato è il giorno del riposo. Ma nella Chiesa nascente è successo qualcosa di inaudito: al posto del Sabato, del settimo giorno, subentra il primo giorno. Come giorno dell’assemblea liturgica, esso è il giorno dell’incontro con Dio mediante Gesù Cristo, il quale nel primo giorno, la Domenica, ha incontrato i suoi come Risorto dopo che essi avevano trovato vuoto il sepolcro. La struttura della settimana è ora capovolta. Essa non è più diretta verso il settimo giorno, per partecipare in esso al riposo di Dio. Essa inizia con il primo giorno come giorno dell’incontro con il Risorto. Questo incontro avviene sempre nuovamente nella celebrazione dell’Eucaristia, in cui il Signore entra di nuovo in mezzo ai suoi e si dona a loro, si lascia, per così dire, toccare da loro, si mette a tavola con loro. Questo cambiamento è un fatto straordinario, se si considera che il Sabato, il settimo giorno come giorno dell’incontro con Dio, è profondamente radicato nell’Antico Testamento. Se teniamo presente quanto il corso dal lavoro verso il giorno del riposo corrisponda anche ad una logica naturale, la drammaticità di tale svolta diventa ancora più evidente. Questo processo rivoluzionario, che si è verificato subito all’inizio dello sviluppo della Chiesa, è spiegabile soltanto col fatto che in tale giorno era successo qualcosa di inaudito. Il primo giorno della settimana era il terzo giorno dopo la morte di Gesù. Era il giorno in cui Egli si era mostrato ai suoi come il Risorto. Questo incontro, infatti, aveva in sé qualcosa di sconvolgente. Il mondo era cambiato. Colui che era morto viveva di una vita, che non era più minacciata da alcuna morte. Si era inaugurata una nuova forma di vita, una nuova dimensione della creazione. Il primo giorno, secondo il racconto della Genesi, è il giorno in cui prende inizio la creazione. Ora esso era diventato in un modo nuovo il giorno della creazione, era diventato il giorno della nuova creazione. Noi celebriamo il primo giorno. Con ciò celebriamo Dio, il Creatore, e la sua creazione. Sì, credo in Dio, Creatore del cielo e della terra. E celebriamo il Dio che si è fatto uomo, ha patito, è morto ed è stato sepolto ed è risorto. Celebriamo la vittoria definitiva del Creatore e della sua creazione. Celebriamo questo giorno come origine e, al tempo stesso, come meta della nostra vita. Lo celebriamo perché ora, grazie al Risorto, vale in modo definitivo che la ragione è più forte dell’irrazionalità, la verità più forte della menzogna, l’amore più forte della morte. Celebriamo il primo giorno, perché sappiamo che la linea oscura che attraversa la creazione non rimane per sempre. Lo celebriamo, perché sappiamo che ora vale definitivamente ciò che è detto alla fine del racconto della creazione: “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (Gen 1,31). Amen.

 

VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA

OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Basilica Vaticana, Sabato Santo, 23 aprile 2011

 

CALENDARIO DELLA VITA PARROCCHIALE

 

1° - 3 aprile

 

Matrice: Ore18:00 rosario e S. Messa.

4 aprile

Venerdì

Venerdì di Quaresima: Astinenza dalla carne.  Matrice: Ore 18:00 rosario – Via Crucis – S. Messa.

 

5 aprile

Sabato

Matrice: ore 18:00 rosario e S. Messa.S. Giovannino, ore 17:00 – Catechismo Gruppo Nazareth. Casa canonica in piazza Duomo, ore 17:30 – catechismo santa Cresima.

 

6 aprile

Domenica

V domenica di quaresima. Matrice ore 08:30 – 11:00 S. Messa. S. Giovannino, ore 10:00 – catechismo Gruppo Cafarnao.

7 – 10 aprile

 

Matrice: Ore 18:00 rosario e S. Messa.

 

 

11 aprile

Venerdì

Venerdì di Quaresima: Astinenza dalla carne.  Matrice: Ore 18:00 Rosario e S. Messa cui seguirà (tempo permettendo) la Via Crucis all’aperto con partenza dalla Matrice alla volta della Chiesetta dell’Addolorata (SS.mo Salvatore). Nel corso della celebrazione Eucaristica, ci sarà la consegna della Croce ai fanciulli che frequentano il catechismo (gruppi Nazaret e Cafarnao).

 

12 aprile

Sabato

Matrice: ore 18:00 rosario e S. Messa.S. Giovannino, ore 17:00 – Catechismo Gruppo Nazareth. Casa canonica in piazza Duomo, ore 17:30 – catechismo santa Cresima.

 

13 – 20 aprile

 

Vedi il programma della Settimana Santa.

 

21 aprile

Pasquetta

Fra l’Ottava di Pasqua. Matrice: Ore18:00 rosario della Divina Misericordia e S. Messa.

22 – 26 aprile

Fra l’Ottava di Pasqua. Matrice: Ore18:00 rosario della Divina Misericordia e S. Messa.

27 aprile

Domenica

II Domenica di Pasqua. (Domenica della Divina Misericordia) Matrice, ore 8:30 – 11:00 S. Messa. S. Giovannino, ore 10:00 – catechismo Gruppo Cafarnao.

28 – 30 aprile

Triduo di preghiera a S. Giuseppe. Chiesa S. Nicolò: – Ore 18, 00 rosario, coroncina e S. Messa.

 

1° maggio

S. Giuseppe Lavoratore. Chiesa S. Nicolò: Ore 18, 00 rosario e S. Messa.

 

COMUNICAZIONI

  1. Pellegrinaggio vicariale al Santuario Giubilare Maria SS.ma della Divina Provvidenza – Montalbano: sabato, 5 aprile 2025. Ore 16:00 – raduno presso Largo S. Michele. Segue la processione verso il Santuario. Ore 16:30 – Celebrazione della Liturgia Penitenziale. Ore 14:30 – partenza comunitaria dalla piazza sedili (Padre Pio).
  2. Catechesi quaresimale a cura della sig.ra Vittoria Gigante per tutti i confrati e consorelle – manifestazione aperta a tutta la comunità parrocchiale. Matrice, domenica 6 aprile 2025, ore 18:00
  3. Riunione Gruppo Liturgico: Matrice, mercoledì 24 aprile 2024, dopo la S. Messa.
  4. Ringraziamo i nostri fratelli che, con il loro servizio, contribuiscono alla realizzazione del tradizionale rito della Risurrezione.
  5. La benedizione delle famiglie e delle case: P. Emeka sarà disponibile a benedire le famiglie su richiesta.

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