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S. Nicolò

Immagine: 

CHIESA SAN NICOLO’

(Secolo XVII)

 

 

 

            La costruzione della Chiesa è stata ultimata nel 1600, come rilevasi dalla iscrizione sul portale maggiore (Diss. Chs. Societ. 1600).

 

Il Tempio si affaccia sul corso della cittadina: conduce all’ingresso principale una monumentale gradinata in pietra che, insieme alle due colonne del portale, alle istoriazioni e ai decori del prospetto, dà all’edificio uno slancio elegante e armonioso. Esso è ad unica navata che culmina nell’abside a forma di prua. In essa troneggia una bella statua in legno dell’Immacolata, ascrivibile al 1700. Anche l’artistico coro ligneo ivi collocato è stato costruito nel XVIII secolo.

 

Nel lato sinistro, trovano posto in apposite nicchie la statua di Santa Rita da Cascia, opera in legno dello scultore novarese L. Prestipino e la statua di S. Rocco (1500); sul tratto finale della stessa parete si apre la Cappella del Crocifisso, pregevole per i suoi ornamenti barocchi in gesso ma soprattutto per la cinquecentesca statua in legno del Cristo dai chiodi d’oro appeso a una artistica croce a raggiera. La statua viene portata in processione su un’alta croce - che un tempo raggiungeva i 21 metri - il Venerdì Santo e nelle grandi calamità, quando in modo particolare viene sperimentata la “miracolosità” della Sacra Immagine.

 

Simmetrica a tale Cappella vi è quella di San Giuseppe, Sposo di Maria Vergine. In essa si venera la meravigliosa statua in legno del Santo, scolpita in Messina nel 1768, dall’artista napoletano Filippo Colicci che pochi anni prima aveva arricchito il popolo di Novara con l’incantevole simulacro dell’Assunta, protettrice della città. La statua di San Giuseppe è fortemente espressiva: pare voglia parlarti mentre conduce per mano il Bambino Gesù; molto riuscito è il panneggiamento del manto e della veste che insieme alle fattezze del corpo sottolineano i tratti orientali.

 

Sulla stessa parete destra, accanto all’ingresso secondario, sorge l’altare di San Nicolò: vi troneggia un bel dipinto del S. Vescovo, nell’atto di benedire il popolo. Il dipinto risale all’epoca di costruzione della Chiesa (1600).

 

Superiormente all’ingresso principale trovasi una bella cantoria in legno ove spiccano pannelli variopinti; in essa si conserva un artistico organo a canne del 1700.

 

A sinistra di chi entra, una porta in legno pregiato con sbalzi e fregi dà l’accesso all’Oratorio della Confraternita della Concezione, fondata nel 1613 e denominata “Sciapica”, tutt’ora attiva.

 

Nel seminterrato sotto l’Oratorio, trovasi una cripta nelle cui pareti sono ricavati avelli aperti in pietra - “gaitte” - dove venivano collocate le salme mummificate dei notabili del paese. Nell’austera aula sepolcrale è venerata la statua di Gesù Morto.

 

La sacrestia custodisce un grande armadio ligneo del 1600, nel quale è incastonato un dipinto della Vergine Immacolata; il mobile di notevole pregio artistico è sormontato da un antico Crocifisso.

 

Dopo una accurata opera di restauro da parte della Soprintendenza ai BB. CC. di Messina, che ha rimesso in evidenza molte artistiche strutture in pietra, nel 2001 la Chiesa ha ritrovato l’originaria luminosità che affascina il visitatore.

 

 

 

In questo luogo sacro S. Annibale Maria Di Francia ha elevato le lodi a Dio.

 

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